di Maicol Moretti
Questo progetto nasce da una mappa mentale che ha rivelato due poli opposti di percezione: da un lato “vecchio“, “lento“, “abbandonato“, dall’altro “nuovo“, “moderno“, “veloce“. Lungo il percorso che da Colfiorito conduce a Civitanova, questa dicotomia si manifesta visivamente nel paesaggio urbano e architettonico.

Le fotografie catturano il contrasto tra edifici segnati dal tempo e il movimento rapido delle automobili che li attraversano, simboleggiando il passaggio dal passato al presente, dalla staticità al dinamismo.
Seguendo la strada, lo sfondo si trasforma: dai ruderi e dalle costruzioni in declino emergono progressivamente abitazioni nuove, curate, specchio di un tessuto urbano in evoluzione.
Il progetto non si limita a documentare una transizione spaziale, ma riflette sul rapporto tra memoria e progresso, sullo scorrere del tempo che, come le auto in corsa, non si ferma mai.

